Da mesi erano presenti rifiuti di MCA (Amianto) giacente nei pressi del CMP di Peschiera Borromeo, si trovavano nella zona posteriore/laterale dell’edificio, un gran numero di sacchi contenenti materiali di risulta del cantiere in attività per la bonifica di amianto in corso all’interno del centro.
Tra questi sacchi molti riportavano l’etichettatura specifica per i materiali contenenti amianto (MCA). Il deposito era delimitato in modo approssimativo da una recinzione posticcia. Lo stato della recinzione è solo un problema secondario perché non esiste alcuna giustificazione né condizione per consentire la presenza di un tale deposito.
La normativa specifica (DM Salute 6/09/1994 e seguenti) prevede che lo smaltimento dei MCA avvenga con modalità assolutamente vincolanti e specifiche che certamente non prevedono la possibilità della giacenza dei contenitori all’aria aperta su terreno libero, col rischio di esposizione agli agenti atmosferici, il rischio di essere forati da animali di passaggio.
Abbiamo ritenuto questa gestione dei MCA assolutamente illecita, fonte di rischio per i dipendenti di Poste che lavorano nel centro, ma anche per tutta la cittadinanza del comune di Peschiera.
Così, nei giorni 6 e 8 dicembre abbiamo denunciato agli organi competenti dell’ATS Milano e al Sindaco di Peschiera Borromeo la gravità di questa procedura posta in essere dalla ditta che ha avuto in appalto i lavori di bonifica, della quale riteniamo responsabile anche Poste Italiane, in qualità di committente.
Ma facciamo un riepilogo per chi non avesse seguito le puntate precedenti (sempre con nostri volantini).
Nel Centro di Smistamento a fine dicembre 2019 Poste ha “scoperto” la presenza di MCA in gran parte della struttura dell’edificio. Una scoperta casuale, una “sorpresa” a loro dire.
Ma non avevano fatto un censimento degli edifici con la presenza di amianto nel lontano 2001?
Questo dato testimonia della inaffidabilità di questa azienda sul terreno della difesa della salute e della sicurezza dei propri dipendenti.
Il fatto oggettivo è che sin dalla costruzione del centro (oltre 40 anni) l’azienda ha fatto lavorare migliaia di lavoratori in ambienti con presenza di amianto (pareti, condutture). Sul piano normativo sono almeno 25 anni (1992 la legge 257 sull’amianto, 1994 la legge 626 sulla gestione della sicurezza) che Poste viola le disposizioni di legge (mancata effettuazione di una valutazione dei rischi corretta rispetto alla realtà del centro di lavoro, mancata informazione e formazione dei lavoratori, ecc) senza che nessuno osi intervenire per chiedere conto.
Lo abbiamo fatto noi con esposti alla Procura della Repubblica ed all’ATS Milano EST competente territorialmente. Ancora oggi stiamo incalzando la struttura su questo tema e la vicenda è lontana dall’essere conclusa.
Poi, come ciliegina sulla torta, anche l’accumulo dei MCA in luogo aperto; ci siamo attivati perché, oltre che inconcepibile, prendersela così comoda per portar via dei “rifiuti speciali” è strafottenza pura, forse i nostri scritti hanno disturbato Poste nella sua gestione spregiudicata?
Noi pensiamo proprio che sia così, dopo mesi si sono decisi di rimuovere tutti quei sacchi, fonte di inquinamento ambientale e rischio diretto per i dipendenti di Peschiera. Purtroppo le spese di questa gestione, a nostro avviso scellerata, la pagheranno i lavoratori a distanza di tempo, ma, come dice il proverbio, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Vogliamo ricordare che non siamo carne da macello!
18.01.2021